Come le università americane sono diventate degli ottimi gestori finanziari

Le università americane sono tra le piú ricche al mondo. Grazie a tutti questi soldi riescono a scalare le classifiche mondiali, che ogni anno vengono pubblicate sul web. Una larga parte del loro finanziamento deriva principalmente da due entrate: le rette che devono pagare gli studenti per accedere all’università; e le donazioni fatte da vari finanziatori, spesso da ex-studenti o famiglie che vogliono mandare il loro figli ad una data università.

Tutte queste entrate, insieme alla bassa tassazione a cui sono soggette le università, hanno fatto si che le università americane abbiano accumulato un  considerevole patrimonio negli ultimi anni. Si va dalle poche decine di milioni di dollari per il North Iowa Community College, tra le ultime per dotazione, ai 30 miliardi per Harvard, passando per Yale (20 miliardi), Princeton e Stanford (15 miliardi), MIT e Columbia (10 miliardi). In totale le università americane detengono circa l’1% del patrimonio americano.
Tutti questi soldi non sono certo stati tenuti in un semplice deposito bancario, ma sono stati invesiti anno dopo anno, ed in maniera molto efficiente. La tabella sottostante riporta il rendimento medio delle dotazioni di capitale delle università america nel trentennio 1980-2010:

Tutte le università insieme (850) 8,2%
Le top 3 (Harvard-Yale-Princeton) 10,2%

Da notare che i dati di questa tabella sono al netto delle imposte, inflazione, plusvalenze e spese di gestione. Come fa notare Thomas Piketty nel suo libro[1] il rendimento delle varie università cresce con l’aumentare della loro dotazione, si val 6,2% delle piú piccole al 10,2% delle grandi.
In pratica chi ha meno soldi da investire riesce a farli fruttare meno di chi ne puo’ investire di piú. Vuoi perchè chi investe di più puo pagare un team più grande e costoso di gestori finanziari. Per esempio Harward ogni anno spende circa 100 milioni di dollari per la gestione della propria dotazione di capitale. Vuoi perché chi ha piú soldi da investire puo’ accedere a forme di investimento “alternative”, come azioni private, immobiliare etc.. al quale non possono accedere i piccoli investitori.
Qual’è l’effetto di tutti questi rendimenti sul bilancio delle università? Il primo effetto é che oggi i rendimenti finanziari fruttano dalle cinque o dieci volte di più delle donazioni degli ex allievi, che con il tempo stanno diventando sempre meno importanti, e le univesità si transformano sempre più in grandi gestori finaziari.


Referenze:
[1] Il capitale nel XXI secolo, Thomas Piketty edito da Bompiani