Da qualche tempo lavoro come editor per una rivista scientifica: scipost.org. Quello che mi ha motivato a lavorare come editor é l’idea stessa della rivista scipost. Un giornale ad accesso libero sia per i lettori che per gli autori, finanziato dalle societá di fisica e gestito dagli stessi scienziati. Tutto questo mi é subito sembrata un ottima cosa, se confrontato con il modello di bussiness di Nature, Science o Elsevier. Per la prima volta un giornale che non cerca di accapararsi i soldi della ricerca ma che é al servizio degli scienziati.
Non avendo mai fatto l’editor, all’inizio non sapevo cosa aspettarmi. Devo dire che il lavaro di per se non é complicato. La parte piú difficile é spesso la ricerca dei referee, specialmente per per lunghi o complicati. Questa ricerca é resa piú difficile dal fatto che Scipost é un giornale nuovo e quindi molte persono si rifiutano di fare i referee per giornali che non conoscono.
Il resto poi é abbastanza facile, una volta ricevuti i report, non é difficile formulare un giudizio. Anche se per adesso non mi sono trovato davanti alla situazione di due report completamente in contraddizione tra loro… ma vedremo in futuro.
Invece mi é capitato il caso di un articolo scritto da un mio amico, che una volta visti i rapporti dei referee, che secondo me non erano poi male, mi scritto un email arrabbiato dicendomi che avevo selezionato referee cattivi…. e va be é la vita, spero non se la sia preso troppo.
Infine un’ultima cosa che mi piace del sistema SciPost. é che gli editori non hanno il potere di accettare o rifiutare un articolo dopo aver ricevuto i rapporti, ma solamente di consigliarne l’accettazione o il rifiuto, che poi sará votato da un piccolo gruppo di editori selezionati a caso.