Next: L'energia locale
Up: La funzione d'onda
Previous: I nodi delle onde
  Indice
  Indice analitico
I nodi di backflow
E' possibile migliorare la struttura nodale della nostra funzione d'onda inserendo gli effetti di backflow. L'idea del backflow è stato originariamente proposta da Feyman e Cohen [41]; noi ci siamo basati su come è stato utilizzato nel lavoro di Kwon, Ceperley e Martin [42].
Vediamo ora come sia possibile ricavare in modo semplice una forma funzionale che contenga l'effetto del backflow.
Per migliorare la nostra funzione d'onda possiamo applicare a quest'ultima l'operatore che proietta una qualsiasi funzione d'onda, non ortogonale allo stato fondamentare, nello stato fondamentale
Questa relazione può essere scritta tramite integrali di cammino usando il drifting random walk (DRW) [43] e la funzione proiettata può riscriversi tramite una generalizzazione della formula di Feyman-Kac:
|
(3.8) |
Dove
è l'energia locale. La media
è fatta su di un processo diffusivo (drift random walk) definito dall'equazione:
|
(3.9) |
Poichè l'Hamiltoniana non tiene conto del fatto che sto trattanto fermioni, questo processo diffusivo mi farebbe evolvere verso lo stato bosonico, devo allora aggiungere un operatore di antisimmetrizzazione. Poiché l'antisimetrizzazione è un'operazione lineare, questa commuterà con l'operazione di media. Possiamo allora scrivere:
|
(3.10) |
Non sappiamo risolvere analiticamente le medie sul random walk, possiamo approssimare un tempo piccolo la soluzione come:
|
(3.11) |
Quindi la nostra funzione d'onda dopo un tempo diverrà:
|
(3.12) |
Vediamo subito che, ad esempio se partiamo da una funzione di tipo Hartree fatta di onde piane, dopo la prima iterazione otteniamo una funzione antisimmetrica di tipo Jastrow-Slater. Facciamo adesso evolvere la nostra funzione Jastrow-Slater: calcolando l'energia locale si ottiene (vedi 3.18):
La nuova funzione d'onda al secondo ordine, conterrà un'esponenziale complessa, che è il termine di backflow:
|
(3.13) |
Esso è in grado di spostare le posizioni dei nodi: infatti se riscriviamo la funzione d'onda come
dove è un fattore sempre positivo che non cambia mai segno e è dato da:
|
(3.14) |
il cambiamento delle cordiante nel determinante, dalle alle implica uno spostamento dei nodi della funzione d'onda.
Poiché non sappiamo fare la DRW, scegliamo una funzione variazionale che abbia la corretta dispersione plasmonica simile alla . La funzione è stata scelta nella forma:
|
(3.15) |
Dove i parametri
sono parametri variazionali e sono stati ottimizzati con una procedura analoga a quella dei parametri del fattore di Jastrow.
Next: L'energia locale
Up: La funzione d'onda
Previous: I nodi delle onde
  Indice
  Indice analitico
2001-09-28