Next: Il gas di elettroni
Up: Energia di correlazione, diagramma
Previous: Energia di correlazione, diagramma
  Indice analitico
1.25
Il gas di elettroni bidimensionale è un modello di notevole
interesse fondamentale e applicativo. Lo sviluppo dei dispositivi a
semiconduttore, che ha cambiato la vita quotidiana ed è stato fin
dalle origini (1947 [1]) legato a doppio filo alla ricerca
fondamentale, ha fornito, soprattutto a partire dagli ultimi
vent'anni, una nuova possibilità di grande interesse fondamentale:
quella di confinare artificialmente in due dimensioni i portatori di
corrente (elettroni e buche). Tale possibilità era stata
teoricamente prevista nel 1957 dal premio Nobel
Schrieffer [2], ma la spinta decisiva verso l'effettiva
realizzazione e il perfezionamento è venuta, una ventina d'anni
dopo, dalla tecnologia: i transistor a effetto di campo basati sulle
giunzioni metallo-ossido-semiconduttore (MOSFET) e, un po' piú
tardi, sulle eterostrutture di arseniuro di gallio e arseniuro di
gallio e alluminio (GaAs/AlGaAs), andavano incontro a pressanti
esigenze di miniaturizzazione e basso rumore [3,4]. A sua
volta il confinamento bidimensionale degli elettroni nei
semiconduttori (insieme alla possibilità di modificare in un ampio
intervallo la densità, la temperatura, il campo magnetico applicato
e cosí via) ha avuto formidabili conseguenze per la fisica
fondamentale: da un lato ha consentito di verificare previsioni
teoriche già esistenti per i sistemi quantistici interagenti in due
dimensioni, dall'altro di scoprire sperimentalmente e spiegare
teoricamente effetti del tutto nuovi ed imprevisti, con due premi
Nobel in vent'anni: von Klitzing nel 1985 per l'effetto Hall
quantistico [5] e Laughlin, Störmer e Tsui nel 1998 per
l'effetto Hall frazionario [6]. Queste scoperte, legate a
studi in alti campi magnetici, sono le piú famose ma non sono certo
le uniche: anche in assenza di campo magnetico o in campi magnetici di
ampiezza molto piccola rispetto al regime Hall quantistico il gas di
elettroni in due dimensioni (specialmente a bassa densità, quando la
correlazione gioca un ruolo molto importante), racchiude una ricca
fenomenologia e molte domande ancora prive di risposta (ad esempio
sulle proprietà di trasporto, sulla risposta a campi magnetici, sul
ruolo del disordine, sulla localizzazione delle funzioni d'onda...)
[7].
Dal punto di vista teorico il gas di elettroni bidimensionale è
stato oggetto di molti studi; qui richiamiamo brevemente alcuni di
essi, pertinenti al nostro studio dell'energia di stato fondamentale
in assenza di campo magnetico e della suscettività di spin.
L'energia dello stato fondamentale è stata calcolata utilizzando
teorie e tecniche diverse come la Random Phase Approximation
[8] con tutte le sue possibili correzioni [9,10], o
approcci autoconsistenti come quello di Singwi, Tosi, Land e
Sjölander [11]. Queste teorie di tipo perturbativo
funzionano bene ad alte densità, dove, come vedremo meglio nei
capitoli seguenti, il sistema non è fortemento correlato. A
densità basse, dove le correlazioni sono molto importanti, le loro
previsioni si sono invece rivelate errate: in questo regime esse
prevedono ad esempio che la transizione dalla fase paramagnetica a
quella ferromagnetica avvenga ad una densità completamente diversa
(molto maggiore) rispetto a quella prevista con simulazioni del tipo
presentato in questa tesi [8]. Studi teorici sono stati
fatti anche per quel che riguarda , la suscettività di spin
del gas bidimensionale, accessibile anche a diverse tecniche
d'indagine sperimentale [12].
In questa tesi presentiamo risultati nuovi per il gas elettronico
bidimensionale, di tipo sia numerico che analitico: (i) una nutrita
serie di simulazioni quantistiche Monte Carlo in un vasto intervallo
di densità e polarizzazione di spin e (ii) un modello analitico per
l'energia di correlazione in funzione della densità e della
polarizzazione di spin. I nostri dati Monte Carlo sono i primi ad
essere ottenuti non solo per il gas paramagnetico e quello
ferromagnetico, ma anche per polarizzazioni di spin intermedie.
Questo permette di fondare la dipendenza dalla polarizzazione del
nostro modello analitico di energia su una base solida, senza piú
bisogno delle opinabili congetture d'interpolazione proposte in
passato [13,14,15], che, alla luce dei nostri
nuovi risultati, si sono rivelano effettivamente non soddisfacenti: ad
esempio, e lo vedremo nei prossimi capitoli, l'energia di
correlazione, per polarizzazioni intermedie fra zero e uno, differisce
significativamente da quella stimata con le congetture citate poco fa.
Inoltre la forma funzionale da noi proposta per l'energia di
correlazione in funzione della densità e della polarizzazione
rispetta numerosi limiti esatti noti ad alta e bassa densità, mentre
tutte le precedenti parametrizzazioni, nel limite di alte densità,
non hanno l'andamento corretto. Quest'accurata dipendenza dalla
polarizzazione e dalla densità fornisce quindi un modello analitico
di gran lunga superiore a quelli finora disponibili, e quindi anche un
ingrediente assai desiderabile per un'accurata teoria del funzionale
densità di spin in due dimensioni (Spin Density Functional Theory,
SDFT [16,17]). Altri due risultati utili di questa tesi,
direttamente derivati dal nuovo modello analitico di energia, sono poi
(iii) la suscettività di spin, che, oltre a derivare da un modello
di energia ben piú accurato di tutti i precedenti (che danno infatti
sucettività in vistosissimo disaccordo fra di loro e con gli
esperimenti), assume anche una forma analitica particolarmente
semplice, e (iv) il diagramma di fase a temperatura nulla, che,
insieme al punto precedente, rappresenta un necessario riferimento per
analoghi, futuri studi del gas bidimensionale in presenza di
disordine: cioè di un sistema da qualche tempo al centro di
rinnovate e intense indagini sperimentali [18].
La tesi è cosí organizzata:
- Nel primo capitolo presentiamo il modello del gas bidimensionale e
richiamiamo i limiti noti per l'energia di correlazione a bassa e
alta densità.
- Nel secondo capitolo facciamo una breve panoramica generale sui metodi
quantistici Monte Carlo di tipo variazionale (VMC) e diffusionale
(DMC), cioè i due tipi di simulazione adottati in questa tesi.
- Nel terzo capitolo descriviamo in maggiore dettaglio i particolari
algoritmi adottati per realizzare al calcolatore i metodi VMC e DMC,
riferendoli al particolare sistema da noi studiato. Si tratta di
questioni in buona parte tecniche, ma necessarie a chi voglia
paragonare con cognizione di causa i nostri risultati a quelli del
precedente stato dell'arte in questo campo.
- Nel quarto capitolo illustriamo la forma funzionale che abbiamo
scelto per il modello analitico dell'energia di correlazione del gas
elettronico bidimensionale, fissandone anche, grazie ad alcuni limiti
noti, gli andamenti a bassa ed alta densità.
- Nel quinto capitolo torniamo per un attimo a due aspetti della
simulazione: il trattamento col quale estrapolare al limite
termodinamico (sistema infinito) i risultati MC (originariamente da
noi ottenuti per una cella di simulazione finita), e il modo di
migliorare le funzioni di prova introducendo il cosiddetto backflow;
infine descriviamo la strategia adottata per il fit finale dei
parametri liberi nella nostra nuova formula per l'energia di
correlazione ai dati Monte Carlo.
- Nel sesto capitolo presentiamo i nostri risultati finali, dopo aver
applicato ai dati le rielaborazioni illustrate nei capitoli
precedenti. Essi consistono nell'energia di correlazione in funzione
della densità e della polarizzazione di spin, nella suscettività
di spin, nella compressibilità e nel diagrama di fase del sistema
oggetto di questa tesi, presentando alcune considerazioni conclusive.
Next: Il gas di elettroni
Up: Energia di correlazione, diagramma
Previous: Energia di correlazione, diagramma
  Indice analitico
2001-09-28